Anch’io sento quel canto
Di Loredana Borghetto
Dalla terza di copertina:
La vita auscultata, osservata, studiata dentro e intorno a me. L’esistenza vissuta con disincanto con le sue infinite sfaccettature e sfumature, con le sue malinconie e gli inafferrabili brividi del cuore, con i pensieri che agganciano dubbi e qualche certezza e che ti trascinano nelle crepe del vivere, sempre in bilico tra sogno e realtà, tra vita e morte, che ti spingono ad andare “oltre” o che ti chiedono di fermarti a leggere angoli di natura e spicchi di tempo.
È questo il filo rosso che lega le poesie della raccolta, poesie che io amo definire “brandelli di vite” diverse, sfiancanti, tenaci, friabili… delle quali colgo attimi, dettagli che potrebbero sembrare casuali o di poco conto, delle quali catturo lampi di felicità e nuvole di dolore, senza mai vandalizzare corpi, anime o intelligenze.
Ogni mia poesia nasce da un’immagine, una situazione, un pensiero, un’emozione… che mi mordono e non mi lasciano finché non riesco a tradurli in versi, a scegliere tra le parole che incalzano quelle che possono dare forma a quel particolare territorio dell’esistenza, caricandosi di significati altri che suggeriscano senza dire, che alleggeriscano in qualche modo l’animo lacerato e rattoppato, che esaltino i momenti di estasi o di annullamento in un angolo di natura o in briciole di tempo.
Nessuna poesia è scritta di getto, o è un libero fluire d’immaginazione e sentimenti perché all’ispirazione, frutto di un istante di grazia, fanno seguito la ricerca e il silenzio, che mi permettono di distanziarmi emotivamente dalla materia trattata che spesso (parafrasando un famoso verso foscoliano) mi rugge dentro.
Così lo scrivere è diventato per me una sfida con stati d’animo e parole, un rischio che comunque vale la pena affrontare e (forse) condividere.
Mi chiamo Loredana Borghetto. Sono nata nel 1950 a Treviso, la “marca gioiosa”, dove ho condotto i miei studi fino al conseguimento del diploma di scuola media superiore. Mi sono laureata all’Università di Padova in Letteratura italiana.
Da una trentina d’anni vivo in provincia di Belluno, sullo sfondo delle mitiche Dolomiti (i monti pallidi), immersa in paesaggi che sono “poesia”.
Ho insegnato letteratura e storia nell’Istituto tecnico industriale del capoluogo fino a qualche anno fa.
Grazie al mio curriculum scolastico e alla mia attività di insegnante ho “frequentato” da sempre Dante e Petrarca, Foscolo e Leopardi, Ungaretti e Montale… (per citarne solo alcuni). Da sempre mi sono mossa tra allegorie e metafore, ossimori e sinestesie, litoti e metonimie… Per questo mi piace pensare di essere “necessitata” alla poesia, anche se ci sono arrivata da poco, quasi inavvertitamente, dietro la sollecitazione di una persona per me molto importante. Non ho mai cercato visibilità: coltivavo la poesia in segreto, con pudore, quasi fosse un “vizio” che mi procurava piacere quando mi pareva di trovare la perfetta (?) alchimia tra significato e significante.
“Anch’io sento quel canto” è la mia prima opera pubblicata.
La presentazione del libro si terrà Venerdì 22 ottobre alle ore 18.00
presso la Ns sede di Via Roma 27
Presenterà la serata Eliana Olivotto