Il pastore che amava i libri. Storia del piccolo Ial
Italo Zandonella Callegher
Biblioteca dell’immagine
€13,50
Per Ial tutto inizia a cinque anni con le prime “imprese” alla scoperta del suo mondo, le maestose Montagne. A sette se ne va di casa per salire il Quaternà; a otto si ripete con la “scalata”dell’Aiàrnola, quindi si avventura da solo per il Vallón Popèra e poco dopo sale al Passo della Sentinella dove sfugge per miracolo a una valanga.
Il suo sogno di bambino non è raggiungere la cima della montagna per conquistarla, quanto per vedere ciò che sta dall’altra parte. Un giorno le mucche della sua famiglia salgono al tabià ottocentesco di Bigaràn per un altro mese di pascolo e lui ne è il custode. Lassù trova un anziano, il “gran maestro di pastorizia”, e assieme trascorrono le giornate sotto un vecchio abete avvolti in una mantellina militare a leggere libri di avventura, di viaggio, a raccontare e sentire storie. Così ha inizio l’educazione sentimentale di Ial, il bambino della Montagna. Un bambino che facendosi uomo ci conduce dentro il lungo viaggio della vita. Questo romanzo non è il racconto di esaltanti imprese alpinistiche, né una ricostruzione storica del Novecento. È un romanzo innamorato della montagna e delle storie che racchiude, un libro che narra con cuore uno spaccato del mondo montanaro di sessant’anni fa, con le sue usanze, i suoi costumi, le sue credenze ancestrali, i suoi drammi dovuti alla seconda guerra mondiale, la sua povertà dignitosa, la semplicità, la solidarietà. E l’operosità che da sempre caratterizza la gente di montagna.
Italo Zandonella Callegher è nato a Dosolédo di Comélico Superiore, alpinista e scrittore, è accademico e socio onorario del Club Alpino Italiano e past presidente del TrentoFilmfestival. Già direttore editoriale della stampa nazionale del Club alpino italiano è autore di numerose guide escursionistiche (Dolomiti, escursioni scelte, Panorama, ha avuto cinque edizioni), una decina delle quali tradotte in inglese, tedesco e francese e di importanti volumi sulla storia alpinistica delle Dolomiti Orientali come I Signori delle cime e numerosi saggi su riviste specializzate. Con La valanga di Selvapiana (Corbaccio) ha ricevuto il Premio letterario internazionale “Città di Gaeta” e il Premio Nazionale “Alpini Sempre”, Ponzone-Acqui Terme. La ragazza del mulo (Mursia) narra le battaglie dimenticate sulla Cresta di Confine nel 1915-17 con una storia vera di amore e di morte. Il pastore che amava i libri svela i primi approcci all’alpinismo.